Ho trovato la trilogia di Joe Abercrombie davvero bella, scritta molto bene, dalla trama complessa e coinvolgente, ma soprattutto interessante e innovativa per la particolare crudezza e realismo.
L’autore è stato in grado di fondere assieme le migliori caratteristiche di Tolkien, R.R. Martin, con scene degne di un film di Tarantino.
Composta da tre romanzi: Il richiamo delle spade, Non prima che siano impiccati, e L’ultima ragione dei re, si svolge in un mondo alternativo, dove gli eroi non sono affatto buoni, i cattivi, involontariamente, finiscono talvolta per far del bene, la crudeltà viene premiata, ma, soprattutto… non esistono innocenti.
Il personaggio principale, Logen Novedita, così chiamato per averne perso uno in combattimento, è un famoso guerriero in fuga dal regno del Nord, ma anche da se stesso. Dentro di lui si nasconde il Sanguinario, una sorta di demoniaca doppia personalità, che, quando emerge, lo trasforma in un’inarrestabile furia omicida che gode nello spargere sangue di chiunque gli sia attorno, nemico o amico, avversario o fratello. Con lui, nessuno è mai veramente al sicuro. Il suo motto è: “Non si hanno mai troppi coltelli“.
Un altro personaggio fondamentale è Glokta, un aitante e nobile cavaliere, mostruosamente storpiato nel fisico e nell’anima da una lunga e terribile prigionia. Le tremende torture subite lo hanno trasformato in un perfetto inquisitore, privo di pietà, che infligge alle sue vittime gli stessi tormenti che ha subito, al solo scopo di mantenere la pozione acquisita.
Un personaggio che Machiavelli avrebbe sicuramente apprezzato, è il Primo Mago, dotato di straordinarie facoltà, e impegnato in un millenario gioco di potere.
C’è poi Jezzal dan Luthar, un giovane, ricco e vanesio, che si accontenterebbe di continuare a vivere senza troppi pensieri, acclamato spadaccino nei tornei, e, grazie alla fama e alla bellezza, apprezzato amante di donne d’ogni ceto sociale. La sua esistenza dorata cambierà drasticamente, quando incontrerà il Primo Mago.
Anche per il suo amico e insegnante di scherma di umili origini, il maggiore Adam West, un tempo vincitore della Contesa, il più importante torneo di tutta l’Unione, le cose cambieranno radicalmente, quando si troverà a dover combattere i nemici del regno, lottando contemporaneamente contro assurde regole gerarchiche e rigide convenzioni sociali.
Un’altra figura di spicco è Ferro Maljinn, una misteriosa e intrattabile guerriera, rosa da un’insanabile sete di vendetta, e nelle cui vene scorre sangue di demone.
Infine, troviamo un altro personaggio femminile, la bellissima e intrigante Ardee, la sorella del maggiore West, che, ha lasciato la campagna natia per traferirsi dal fratello, nella poliedrica capitale dell’Unione.
I moltissimi personaggi, re e regine, principesse, mercanti, mercenari, guerrieri, banchieri, e prostitute, sono sempre caratterizzati con tale cura che il lettore non si rende immediatamente conto se siano destinati a scomparire dopo qualche breve paragrafo, o se invece ricopriranno ruoli importanti.
Anche gli scenari, dalle ciclopiche e antichissime rovine, alle più sordide bettole, sono sempre descritte con un realismo che le trasforma in immagini cinematografiche nella mente del lettore.
Concludendo, un’opera innovativa, che, a pieno titolo, potrebbe diventare il pilastro di un nuovo filone di narrativa fantastica.