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LE INDAGINI DEL COMMISSARIO RAVELLI

UN MIX TRA URBAN FANTASY E TRHILLER.

 

Un’idea e una scommessa.

Urban fantasy e thriller poliziesco: convivenza possibile?

 

Mi sono sempre chiesto se generi letterari differenti, ma che possiedono elementi in comune, possano fondersi con successo e senza grosse difficoltà, come accade tra fantasy e fantascienza.

M’intrigava soprattutto l’unione tra Urban fantasy e thriller poliziesco.

Nulla di veramente nuovo, perché libri, fumetti, cinema, e serie televisive, hanno già battuto questa via, registrando successi e insuccessi talvolta inspiegabili. La mia scommessa era se sarei stato in grado di compiere una simile operazione senza disgustare i lettori di uno o dell’altro genere, o, peggio, di entrambi.

Ulteriore sfida era ambientare i fatti non in qualche mondo alternativo, o nel lontano passato, e nemmeno in famose metropoli americane, ma qui e ora.

Infine, ho voluto caratterizzare questa serie di romanzi inserendo precise e dettagliate notizie tecniche sulle armi, il loro uso, la balistica, e i materiali antiproiettile, rischiando di stancare il lettore medio italiano, poco avvezzo, rispetto a quello statunitense, a ricevere informazioni di questo tipo. Consigliato dalla mia Editor, ho evitato di eccedere, rimandando il lettore interessato, agli approfondimenti postati su questo sito.

 

Chi è il commissario Enrico Ravelli?

 

Non mi sono ispirato a nessuno dei classici commissari della letteratura, almeno a quelli che conosco.

Non è un eroe, ma nemmeno un antieroe. Possiede intelligenza, cultura e gentilezza d’animo che non si vergogna a mostrare anche nel suo lavoro. Riesce a risolvere i casi grazie delle proprie capacità, ma anche avvalendosi di quelle dei colleghi, e senza mai rinunciare alla propria umanità.

Mantiene sempre il massimo rispetto nei confronti delle persone, chiunque esse siano, e non molla mai, profondendo un impegno puntiglioso nel tentare di portare a termine al meglio gli incarichi che gli vengono affidati.

È un bel ragazzo, ma non ha grandissima fortuna con le donne, che “durano poco”, non apprezzando il suo carattere introverso, la scarsa propensione alla vita mondana, e i suoi hobby, forse un po’ troppo ricercati e demodé. Ama il Jazz, legge Frost, Fitzgerald, Milton e Byron, ma è anche un buongustaio e stravede per le auto sportive.

Non ha ancora trovato l’anima gemella, qualcuno con i suoi stessi gusti e aspirazioni… almeno fino alla sua prima indagine… e la sua, non sarà una storia semplice, perché lei non è una comune ragazza, appartenente alla specie Homo sapiens, sapiens…

Una cosa lo accomuna a gran parte di noi lettori di fantasy e fantascienza: come lui, coltiviamo la recondita, inconfessabile e illogica speranza che qualche inaspettato evento possa repentinamente cambiare la nostra esistenza, colorandola improvvisamente di straordinarie avventure.

 

Il caso Van Helsing, il primo romanzo della serie

 

Nel primo libro della serie che ho pubblicato, “Il caso Van Helsing”, si fa la conoscenza del protagonista principale, un giovane commissario che, nonostante un curriculum accademico notevole, con addirittura un corso di specializzazione tenuto a Quantico dall’FBI, si trova a svolgere incarichi amministrativi presso la questura di Milano.

Sembra che il nostro si sia ormai rassegnato al monotono tran tran d’ogni giorno, quand’ecco che, grazie all’intervento di un’affascinante agente speciale FBI, gli viene affidata un’importantissima indagine che rivoluzionerà per sempre la sua vita, lavorativa e sentimentale.

Aiutato dalla seducente collega d’oltreoceano e dai nuovi colleghi della squadra investigativa appositamente creata, indagherà su una setta di pseudo vampiri che si procurano il sangue uccidendo le proprie vittime, addentrandosi nei più oscuri meandri della psiche umana, dove malattia mentale e perversione sconfinano nel soprannaturale.

Proseguendo nell’inchiesta, un dubbio inconfessabile si farà strada nella sua mente: i vampiri esistono davvero?

 

Il caso Gea, caccia al cecchino. Il secondo romanzo della serie.

Il nostro commissario, dopo la vicenda narrata ne Il caso Van Helising, è diventato un personaggio famoso.

Il grande pubblico lo ha conosciuto attraverso alcune apparizioni televisive, i colleghi lo ammirano, e i superiori lo stimano al punto da affidargli la direzione della neonata SSCS,  la squadra speciale crimini seriali presso la questura di Milano, che, sotto la sua guida, .

Se sul piano professionale le cose vanno per il meglio, lo stesso non accade per la sfera personale.

Il legame sentimentale con l’affascinante vampira Ludmilla de Caumont, è  complicato, e non solo dalla particolare natura di lei, ma anche dall’impossibilità di frequentarsi assiduamente, considerato che vive e lavora negli Stati Uniti.

Finalmente riescono a ritagliarsi qualche giorno di ferie che decidono di trascorrere assieme a Verona, ospiti nella villa dell’amico, il dottor Francesco de Lamberti.

Quella che doveva essere una vacanza romantica, si trasforma però in una nuova intricatissima indagine, che li vedrà alla caccia di uno spietato cecchino dalla mira infallibile, e di GEA, una fantomatica organizzazione eco terroristica.